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PASSWORD A RISCHIO: AUMENTO DEI FURTI ONLINE

di Francescapaola Iannaccone



Inserire otto lettere, di cui una maiuscola seguita da un numero ed un carattere speciale”. Quante volte ci siamo trovati e ci troviamo, tutt’ora, davanti quest’espressione quando si rende necessario inserire una password per registrarsi in qualche account? Ormai queste “parole d’ordine” rappresentano la copertura non solo per i nostri dispositivi tecnologici ma sono delle vere e proprie chiavi di casa o per meglio dire di accesso per entrare in tutti quei luoghi virtuali, quali piattaforme social, servizi bancari, caselle di posta elettronica e tanti altri servizi digitali.

Le password fanno parte in modo inclusivo della vita di tutti noi e come un documento personale importante, vanno protette affinché non ci vengano sottratte in maniera furtiva. Ma cosa succede se dovesse accadere? Secondo l’ultima ricerca portata avanti dalla società Kaspersky, in soli sei mesi c’è stato un incremento dei furti di password online del 45%. La crescita esponenziale si pensa sia dovuta a dei software creati di proposito per effettuare questi reati informatici denominati “Trojan-PSW”. Altro non sono che programmi ideati per andare ad attaccare i dispositivi digitali. Una volta all’interno del sistema, il loro agire è quello di captare le informazioni di accesso degli account di quei dispositivi tecnologici che hanno preso di mira, lasciando all’oscuro le vittime di questi #cyberattacchi.

Ad esserne colpiti aziende, infrastrutture ed utenti singoli che cadendo nella trappola di queste aggressioni informatiche, sono costretti ad affrontare problematiche digitali davvero di difficile gestione. Per evitare tutto questo, si rende necessario investire nei servizi di protezione. Accendere i riflettori sulla cultura della sicurezza tecnologica/digitale e sulla protezione dei dati è il nuovo flusso che dovrebbe essere preso in considerazione da tutti coloro che ormai sono “webnauti”. Sia nel grande che nel piccolo.

Diversi i modi per difendersi. Dal non aprire mail sospette a non cliccare su link di indubbia provenienza ma alla base rimane un cardine fondamentale. La strategia di difesa da adottare. Qui sta la chiave di volta che sia nelle grandi realtà aziendali che nelle infrastrutture, deve essere presa in considerazione per evitare gli hackeraggi. Fornirsi di esperti del settore che con la pianificazione e lo studio non solo prepari il personale interno alla difesa per prevenire e contrastare i #cyberattacchi ma che adottino una metodologia cucita apposta alla realtà per cui sono chiamati ad operare.


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