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ATTACCO HACKER: COLPITO IL SITO DELLA SIAE

di Francescapaola Iannaccone

Difendersi dai rischi informatici non è certo una cosa semplice. Privati, aziende ed infrastrutture sono esposti, con il massiccio dilagare dell’uso della tecnologia, ad essere bersaglio di #ransomware, #malware e #phishing. Proprio questa mattina il sito web della SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) è stato vittima di un attacco hacker - la polizia postale con il Cnaipic di Roma (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) sta indagando - che non solo ha creato forti disagi al sito informatico ma ha messo in pericolo circa 60GB di materiale. Un attacco #ransomware che ha violato 28 mila documenti di artisti messi poi in vendita sul dark web. Chiesto anche un riscatto di circa tre milioni di euro in bitcoin per bloccare la loro pubblicazione.

A quanto fa sapere una nota diramata all’ANSA il dg Gaetano Blandini, la società non ha intenzione di cedere e pagare il riscatto, sottolineando come si sia: già provveduto a fare la denuncia alla polizia postale e al garante della privacy come da prassi. Verranno poi puntualmente informati tutti gli autori che sono stati soggetti di attacco. Monitoreremo costantemente l'andamento della situazione cercando di mettere in sicurezza i dati  degli iscritti della Siae”. Di fatto sono ancora in corso le verifiche per capire e stimare l’eventuale danno ma alla base dove si accendono i riflettori? Gli attacchi informatici sono la nuova minaccia 2.0. in un momento storico dove le attività principali della vita di ogni giorno sono connesse e iperconnesse. Essendo la metodologia di questi reati studiata in maniera precisa e sofisticata dalle menti “hacker”, proteggersi ed imparare a farlo sono le chiavi di lettura. La difesa è l’arma dove il privato, le aziende e le infrastrutture dovrebbero investire per poterli non solo prevenire ma anche fronteggiare nella maniera migliore. In un mondo sempre più digitalizzato, la sicurezza informatica dovrebbe essere messa in primo piano affinché eventuali rischi, quali possano essere le varie attività di hackeraggio, possano essere contrastate senza troppe difficoltà. Puntare su un piano di tutela ad ampio spettro, così da poter assicurare alle proprie strutture interne quella tutela di prevenzione e protezione dai cyber attacchi, ormai diventati di forte impatto soprattutto a livello economico.


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