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LO SPAZIO CYBERNETICO E LA SUA CRITICITA’

di Francescapaola Iannaccone

In un periodo storico così difficile, dove il sistema politico globale – ma non solo – è stato messo a dura prova da un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma non solo, osservare come sulla scena si muovo le varie potenze, diventa un fattore di primaria importanza per tracciare anche eventuali minacce future. Se prima le guerre si combattevano soltanto invadendo il suolo nemico, ove fosse necessario, adesso lo spazio da tenere sotto controllo, diventato bersaglio appetibile da diverso tempo, è anche quello virtuale o per meglio dire “cibernetico”. Diverse volte gli apparati di intelligence hanno registrato dei tentativi, in alcuni casi risultati aggressivi oltre misura, da parte di gruppi organizzati specializzati, criminali informatici che con le loro azioni lesive hanno messo e continuano a danneggiare i sistemi informatici delle aziende, delle infrastrutture e delle reti nazionali. Soltanto pochi giorni fa ad essere colpiti sono stati i server del Ministero della Difesa ucraino e le quelli di due importanti istituti finanziari del Paese: Privatbank e Oschadbank. A renderlo noto il governo ucraino e le agenzie di stampa Reuters e Tass. Un tentativo di hackeraggio che ha tenuto bloccati i sistemi per diverse ore con un attacco Ddos (Distributed denial-of-service) ovvero bloccare i sistemi attraverso il sovraccarico degli stessi. Questo tipo di cyber attacco arriva in un momento dove la tensione tra Ucraina e Russia, da tempo, è palpabile. Le pagine di cronaca raccontano, un giorno si e l’altro pure, come i venti di guerra nell’Est Europa continuino a spirare. La tensione di un imminente, quanto ipotetico conflitto, non cala e tenere alta la soglia di attenzione su un discorso che riguarda anche la cyber sicurezza e quindi una “guerra ibrida” resta nodo centrale. La sicurezza cibernetica è un problema internazionale che riguarda ogni Nazione. In un sistema globale così incentrato sulla digitalizzazione, proteggere tutto quello che riguarda lo spazio “virtuale” significa anche non fermare l’andamento sotto il piano politico, economico e sociale di un Paese. Proteggersi da queste operazioni “invisibili” significa saperle evitare e nel caso fronteggiarle. Un periodo delicato, dove gli scenari sono molteplici, puntare su una sicurezza informatica a 360° è il problema che l’Europa ma non solo deve prendere in considerazione, in modo tale che gli Stati riescano, laddove dovessero presentarsi, a gestire se non addirittura a prevedere eventuali situazioni di crisi.


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